Franco Zeri |
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Anni '90 |
HYPERCOLOR |
La nuova teoria del colore |
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Il digitale è il miraggio dell'arte e del design totale e globale. I progetti richiedono tutte le tecnologie telmatiche e informatiche digitali: computer per elaborazione videodigitale, work station, in rete ASDL o LAN, sistemi per teleconferenza e condivisione scrivania; dysplay a cristalli lquidi a matrice attiva; sistemi per la raltà virtuale; terminale per la misurazione dell'attivita celebrale e tasmissione impulsi verso la corteccia; |
DigitalCromo |
Per realizzare questa possibilità ho studiato dei sistemi di comunicazione che si avvalgono di diversi mezzi: A. La pura esperienza del colore digitale ci proietta in una dimensione dove i colori passano dal reale al virtuale. L'esperienza del colore luce diretta nell'occhio e sulla pelle (bagno cromatico) può essere il nuovo modo di comunicare da parte dell'artista la sua opera, per sensazioni e forti suggestioni. |
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B. Colore Multimediale; si tratta di un'opera interattiva sulla teoria del colore digitale ad uso artistico e per il design. B. Interfaccia dellapplicazione multimediale del colore per prendere delle decisioni, e scegliere i colori più idonei. |
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C. Il colore virtuale significa la proiezione diretta al cervello nella zona occipitale (corteccia visiva), dove avviene la sensazione e la rappresentazione del colore, senza intermediazione dell'occhio, per stimoli elettrodigitali (vedi studi sulla cecità e sull'occhio artificiale). C. il personal computer, attraverso un programma, trasmette la sensazione colore direttamente al cervello. |
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D. Propongo Internet per trasmettere queste sensazioni con l'uso del sistema di comunicazione telematico. Condividendo la scrivania, tra artista e attore, si possono con delle forme colorate, immagini, ecc., produrre , in tempo reale, interattivamente, in modo interagente, significati e sensazioni simboliche.
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E. consente un contatto sensibile con l'altro, con l'astrazione assoluta, con linguaggi impalpabili il cui senso e codice è districabile solo comunicativamente per via mentale. La scopo di questo tipo di comunicazione è la trasmissione di sensazioni pure ed elementari, naturali e primigenie, che inviano segnali al nucleo centrale, primitivo, del cervello: la sfera emotiva. |