Franco Zeri |
|
Anni '90 |
FONT THE NEXT WAVE |
|||||||
Neville Brody |
|
Il movimento New Wawe (USA/UK/Germania/Francia/Olanda) ridefinisce la tipografia in base alla tecnologia anticipano esteticamente la tipografia digitale riflettendo la libertà espressiva sul disegno delle lettere e caratteri da stampa, rompendo l'inviolabilità storica della leggibilità introducendo l'emotività. Le sue origini stanno nella Germania anni 20 e nella New Tipography -Scuola svizzera - composizione lineare e senza grazie. |
||||||
Hans Neuburg | ||||||||
![]() |
I nuovi designer sperimentano caratteri leggibili e illegibili, tra questi spiccano come autorevoli voci del modernismo tipografico Zuzanne Licko-Emigree con il carattere Citezen, Jefery Keed-in california con font rivisitate e Barry Deck in america con lettere lineari e trasparenti. Neville Brody e Jonathan Barnbrook in Inghilterra, Max Kisman in Olanda realizzano font personalizzate per magazine e identity corporate. Brody disegna carattere per The Face magazine di cultura e look contemporaneo. Max Kisman e Brody realizzano lettere con forme sessuali e perverse con un'interpretazione ambigua e personale delle font. Contro la leggibilità ed eleganza lettere si propone alfabeti personalizzati con identità narrativa arbitraria. Jonathan Barnbrook mette in campo il polimorfismo, l'ibridismo e la satira con Fudoni bold, remix Futura and Bodini, che si ispirano al carattare Bembo, di origine italiana (inciso da Francesco Griffi per Aldo Manuzio - 1499), Perpetua di Eric Gill, 1929. Barry Deck con il Canicopulus Script e Gill san serif afferma il caos permanente come condizione del media digitale. |
|||||||
David Carson | ![]() |
La strategia della decostruzione nata in Europa viene applicata con l'ausilio del computer e ispirata delle avanguardie artistiche del 900 (studio Dumbar); mentre in California la rivista del Serfing "Beach Culture", realizzata da David Carson, dove il design delle font e l'mpaginazione diventa celebre per essere la "Bete Noir" della decostruzione, con applicazioni parossistiche, deliranti e frenetiche. A Londra Why Not Associated smantellano la tipografia nel contenuto della pagina "headline e testo" e realizzano una tipografia usata per riviste e compagnie di abbigliamento, usano un visual delirante, cancellato e divertente. Emigre Magazine, e il suo fondatore Rudy Vanderlans, sperimenta un approccio radicale alla struttura della pagina e alla gerarchia dei caratteri utilizzando un numero font non convenzionali. Émigré Magazine usa una tipografia incompatibile con corpi variati, ad epigrafe, con misure extra, con colonne diverse misure, il testo dentro le colonne di testo tutto a discapito della leggibilità: fuori -senza -eccessivo -smoderato - indebito - scoveniente. |
||||||
|
||||||||
Eduard Fella | ![]() |
In UK esponente del design Font è Phil Baines, intellettuale impegnato, si ispira ai manoscritti mediovali, a McLhuan "galassia Gutenberg" e alle cartoline del Bauhaus. |
||||||
|