Franco Zeri

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Benjamin sottolinea che la riproducibilità tecnica dell’opera d’arte abbia fatto perdere la sua aura, l'alone sacrale-religioso, la sua esistenza unica è irripetibile nel luogo in cui si trova (hic et nunc - qui ed ora), con il valore culturale che ne deriva, per acquisire un valore espositivo, laico, favorendo l’avvicinamento all’arte, il vasto pubblico, grazie all’accresciuta esponibilità delle opere.

*Walter Benjamin, 1936 "L'OPERA D'ARTE NELL'EPOCA DELLA SUA RIPRODUCIBILITÀ TECNICA

L'opera digitale è:

- un insieme di bit infinitamente replicabili in maniera identica in ogni luogo;
- si configura come immateriale e virtuale, essendo inesistente sul piano fisico (materiali) ma presente sul piano visuale (monitor);
- e trasmissibile è rappresentabile in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo (rete telematica);
- è numerica e riproducibile (memorie - HD, CD Rom -DVD - Rete internet).

L'opera registrata su supporto digitale è richiamabile e modificabile in tempo reale.

Il problema della copia dell'originale non si pone in quanto nel digitale è l'originale che viaggia e si riproduce.

Non c'è più una versione ufficiale dell'opera, esclusiva, tutte le sue riproduzioni sono originali, non ci sono luoghi esclusivi deputati ad alloggiarla, ma infiniti luoghi.
Sul piano fisico esiste solo come radiazione della luce sui monitor, come fosfori eccitati o come correnti infinitesimali.

Viene meno l'unicum e l'assoluto prodotto dalla mano artista, l'aurea sacrale dell'opera.

I tipi di elaborazione e rappresentazione dei contenuti con il digitale è infinita e dipende dall'artista.

Con l'avvento del digitale viene esaltata al massimo livello la riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, di cui parlava Benjamin* ('36) e applicata negli anni '60 (multiplo, arte seriale).

Oggi si pone il problema della producibilità digitale in tempo reale annullando i tempi di produzione e trasmissione. L'originale sta nei numeri e di conseguenza nella rappresentazione.

Con la rete telematica l'opera digitale (Arte in rete) è fruibile in modo permanente da qualsiasi parte del mondo.

DIGITAL OPERA


LO SPAZIO
Idealmente è un cubo ipertestuale dove il rapporto tra eventi è attivato con una serie di collegamenti con i concetti chiave legati dalle tecnologie riproduttive e grafiche.


I concetti rappresentano i contenuti fondamentali della ricerca artistica per le singole tecnologie.

Le chiavi concettuali, link, immettono il singolo evento-opera (micro) in una rete globale del sapere (macro).
Lo spazio visto globalmente rappresenta l’opera totale.

L'OPERA
Una serie di aree dove ogni tecnologie espressive esprimono in modo virtuale e reale la ricerca artistica.

I mezzi di espressione sono:
- l’elaborazione digitale delle immagini, l’ipertesto, lo streaming audio e video, video a adio live, l’animation (DHTML) e la realtà virtuale (VRML).
Ogni area è in collegamento (link) concettuale (i modi di rappresentazione) con gli altri ambienti, in un percorso interattivo-ipermediale-virtuale scelto dallo spettatore-attore (randomizzato).