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L'ipermedia è il confluire di elementi ipertestuali e multimediali in una stessa applicazione. Si può navigare in modo non lineare attraverso delle interfacce grafiche dove si attiva l'interazione secondo le esigenze del fruitore.
Il multimedia è l'integrazione di vari media (testo, immagini, grafica, audio e video) che si mescolano digitalmente e producono un nuovo media che non è la somma dei vari media ma l'integrazione e la convergenza in un'unico mezzo comunicativo di tipo interattivo, dove vengono coinvolti tutti i sensi umani. A cavallo tra il 1980 e 1990 vengono introdotte delle tecnologie che permettono di creare dei prodotti multimediali (Cd Rom) con alcuni software (hypercard, Macromind). il pioniere del multimediale e Alan kay con i primi sistemi ad icone e a interfacce grafiche, con animazioni e suoni, con il principio della programmazione "object-oriented".
Il concetto di ipertesto può essere fatto risalire allesperienza pionieristica del "Memex" alla cui base c'è l'ntuizione dellidea attuale di ipertestualità. L'idea del "Memex" (Memory Extender), la macchina estensione della mente, è dovuta agli studi di Vannevar Bush, ingegnere e ricercatore del MIT, il quale si pose, negli anni '30, il problema della gestione e della consultazione rapida di grandi masse di informazioni. Un Memex è un apparecchio nel quale si può registrare il proprio archivio automatizzato in modo da poter essere consultato con velocemente. Nel Memex si evidenziano alcune delle caratteristiche dell'ipertesto:
i link (o collegamenti);
il ruolo collaborativo dell'utente;
la possibilità di sviluppare dei percorsi (path) diversi a partire da uno stesso documento.
Sulla base di queste intuizioni Theodor Nelson conia la parola "Ipertesto" (Hypertext*) verso la metà degli anni sessanta, con la creazione di un sistema digitale che consente di collegare vari testi in cui il lettore scegle vari percorsi. L'ipertesto rispecchia l'esigenza di un'organizzazzione non lineare del testo scritto.
Un ipertesto è un insieme di blocchi o frammenti testuali collegati digitalmente fra loro secondo una rete di connessioni semantiche non sequenziali.
Gli elementi fondamentali di un ipertesto sono i nodi, unità d'informazioni, e I link che collega i nodi tra di loro in un conteso di interfaccia e sistemi di navigazione.

Nelson in "Literary Machines" descrive progetto Xanadu, un programma che gestisce una rete di computer, estesa a tutto il pianeta, che consente con tecniche letterarie di gestire un sistema per la memorizzazione e il reperimento di testi collegati tra loro e visualizzabili in finestre interattive.

*Il concetto di ipertesto viene esposta da Nelson nei libri "Dream Machines" pubblicato nel 1974, e nel volume Literary Machines del 1988.
Hypertext si compone di due elementi:
- il prefisso "hyper" deriva dal greco hyper (sopra), di solito serve a connotare un termine di una qualità superiore; - Il secondo elemento della parola è "text" (testo), ripreso dal latino textum o textus, (intreccio, trama), derivato a sua volta dal verbo texére (tessere).
Xanadu e tratto al nome della dimora di Citizen Kane nel film di Orson Welles (in italiano Quarto potere, 1941), che a sua volta e stato ripreso da un luogo magico del poema "Kubla Khan" di Samuel Taylor Coleridge.
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